martedì 25 agosto 2015

breaking news ! Degustazione di birre e panzerotti

FRANKELI annuncia dalla Puglia una prossima degustazione di birre e panzerotti.
A breve tutti i dettagli !

sabato 22 agosto 2015

piatti di accompagnamento ai vini

non si vive di solo vino, e questo vale anche in caso di degustazione di grandi rossi.
Quindi eccoci al menù di accompagnamento che quest'anno sarà un po' più ricco rispetto al micidiale ambo insaccati/formaggi delle precedenti puntate,.. perché abbiamo il piacere della compagnia di leggiadre donzelle. (oltre ai vini, sarà possibile bere acqua, ne consiglio poca, e bibite gassate assortite, dalle quali comunque consiglio di astenersi a tempo indeterminato)

1a portata
antipasti di accompagnamento alla degustazione dei vini 1A e 1B
  • Bruschette pomodoro, aglio e basilico
  • Quiche di verdure miste della casa
2a portata
carni di bovino di accompagnamento alla degustazione dei vini 2A e 2B
  • Roastbeaf
  • Vitello in salsa tonnata
 3a portata
carni di bovino e formaggi di accompagnamento alla degustazione dei vini 3A e 3B
  • Carne all'albese
  • Formaggio Toma di media stagionatura
Intermezzo
  • Sorbetto al melone
4a portata
formaggi di lunga stagionatura di accompagnamento alla degustazione dei vini 4A e 4B
  • Parmigiano Reggiano
  • Pecorino Sardo
  • Castelmagno
Cerimonia di Premiazione
  • Tiramisù della casa
in accompagnamento a bollicine assortite:
Champagne Dom Perignon - Vintage 2004
Metodo Classico Blanc de Morgex et de la Salle
Moscato d'Asti Massolino 2014
Vendemmia tardiva Chaudelune Vindeglace 2012

Ringrazio sentitamente i gentili tocchi femminili che hanno consentito la creazione di questo menù: Anna, la mia stupenda sposa e Ivanissima, punto di forza della coppia iVanLuc e cuoca raffinata.

Non credo leggerà mai queste righe ma ringrazio anche il ristorante di Tetti Grella, "I due cuochi" per il supporto gastronomico.

Vabbè: ringrazio pure Luca, punto di debolezza creativa della coppia iVanLuc, per i preziosi consigli che hanno guidato la scelta dei vini e lo sbattimento che gli procurerò domenica pomeriggio tra tavoli sedie, bicchieri et alea. 

venerdì 21 agosto 2015

tutti i vini schierati

E siamo giunti alla fine della presentazione. I vini in gara sono dunque 11, non 12, tra questi come detto ne sceglierò 8. Toscana, Francia e Piemonte hanno schierato le forze, adesso tocca a voi. Tra gli otto vini che stapperò ci saranno almeno 2 vini per ciascun territorio, al massimo 3.
A breve scriverò le regole del gioco, nell'apposita pagina del blog.

Vinca il migliore, nel senso del vino, dato che per quanto riguarda le coppie di contendenti vincerà quella che osserverà con maggiore attenzione i miei prossimi movimenti, le indicazioni, i consigli, gli sguardi.



Io il Dom Perignon l'ho preso. Le coppe per Anna, per me e per la coppia vincitrice sono pronte, ma ne rimane una vuota... a chi spetterà? Non sarà questione di abilità, né di memoria o competenza, perché al 50ale non vince il migliore, vince chi gioca.

A domenica !

barolo "case nere" 2006 - Enzo Boglietti

Chiudiamo col botto 
Se questo Barolo lo stappo per primo beviamo solo lui, perché il resto ci sembrerà Tavernello.
Lo decretiamo vincitore e poi tutti a casa.

Barolo DOCG
Nebbiolo 100%
Anno 2006
Gradazione 14 % (adesso 14,5% credo)
Lungo affinamento: 38 mesi (15 botti piccole, 15 legno grande, 8 in bottiglia)

Il Piemonte schiera Enzo Boglietti, portabandiera, austero e solenne Barolo da guerra, libro di testo per chiunque desideri fregiarsi di cotanto nome. Il Sangiovese trema, il Borgogna si nasconde sotto il letto, il Bordeaux, affila le armi, ma si prepara a chinare il capo.

Enzo Boglietti è un'azienda a conduzione familiare che ha iniziato a vinificare le uve provenienti da vigneti di proprietà, circa 2,5 ettari, nel 1991 per poi arrivare gradualmente agli attuali 21 ettari per un totale di 75.000 bottiglie annue.
Enzo provvede alla direzione ed eclettica conduzione della cantina mentre il fratello Gianni, a lui affiancatosi nel 1996, si occupa della conduzione dei vigneti, con l'infaticabile sostegno del padre Renato.


Colore rosso rubino pieno con riflessi granata. 
Naso di intrigante fattura con piccoli frutti di bosco, potpourri, sottobosco e confettura di rabarbaro. In bocca mostra una morbidezza naturale figlia di tannini setosi e compatti, ha uno slancio che sorprende per nitidezza ed equilibrio, finale lunghissimo, tanto che si può assaggiare da ora sino ad un lungo invecchiamento.

Denominazione Barolo D.O.C.G.
Area di produzione La Morra
Tipo di allevamento guyot
Anno di vendemmia 2006
Anno di vendita 2011
Affinamento 38 mesi (15 mesi in barriques più 15 mesi in legno grande 8 mesi in bottiglia)
Invecchiamento 12-14 anni
Vinificazione 18 giorni a fermentazione controllata con continue follature giornaliere.
Kg di uve per ettaro 4.500
Terreno forte componente argillosa, zone brunose, bianco grigia, compatta marnosa tendente al sabbioso.
Bottiglie prodotte 3.800 + 150 Magnum
Da bersi 16° - 18°
Gradazione alcolica 14

Le uve raccolte sono trasportate in cantina dove, dopo un accurata cernita, vengono diraspate e pigiate. I mosti così ottenuti svolgono la fermentazione alcolica in acciaio sia esso vasche orizzontali automatiche a temperatura controllata o semplicissime vasche verticali. Suddetta fermentazione si protrae da una a tre settimane, a seconda della varietà e qualità delle uve, con rimontaggi e/o follature giornaliere e con l'ausilio di soli lieviti autoctoni. Dopo la pressatura ed una successiva grossolana sfecciatura i vini vengono trasferiti in barrique dove svolgono spontaneamente la fermentazione malolattica e rimangono per l'affinamento. I quattro crus di Nebbiolo da Barolo e i due di Barbera dopo circa 12/14 mesi vengono trasferiti in botti di rovere tradizionali, la cui capacità varia dai 15 ai 45 quintali, per un prolungato affinamento. I vini così ottenuti mostrano un elegante equilibrio fra note di frutta matura e aromi floreali/speziati. I vini imbottigliati entro il primo anno vengono chiarificati con chiara d'uovo e successivamente filtrati, tutti gli altri non subiscono né chiarifica né filtrazione.

barbaresco 2008 - Ovello di Gigi Bianco

Un piccolo produttore, per un grande Barbaresco. Una piccola realtà situata nel centro storico del paese di Barbaresco, ai piedi della maestosa torre medievale. Fondata nel 1870, attiva da quattro generazioni, è una delle più antiche aziende vitivinicole di Barbaresco. 

Un misto di potenza ed eleganza, ha l'età giusta per essere stappato e puntare alla vittoria.


Rosso invecchiato, 
uva Nebbiolo 100%, 
gradazione alcolica 14,50 %. 
invecchiamento: 18 mesi in piccole botti di rovere francesi (più piccola è la botte più legno si sente nel vino)
annata 2008

Vino limpido e ben strutturato, con riflessi aranciati; profumo etereo, che rispecchia il terreno di provenienza; sapore pieno e vellutato, in via di evoluzione. 

La vinificazione e la fermentazione malolattica furono fatte in acciaio. In seguito il vino venne travasato in legno per l’invecchiamento. L’affinamento, in botti di rovere francese da 10 hl, durò circa 18 mesi. Al termine del periodo d’invecchiamento, dopo accurate analisi chimico-organolettiche, venne imbottigliato, previa certificazione del Consorzio Barolo Barbaresco.

Un abbinamento squisito con stufati di carne o brasati petto d'anatra . Si tratta di un Barbaresco classico con aromi affascinanti : rose, pepe bianco , e frutti rossi . Classico, elegante Nebbiolo da una piccola struttura a Barbaresco .

La nostra azienda vitivinicola possiede appena tre ettari di vigneto, situati nel territorio di Barbaresco, su colline baciate dal sole, nei due siti storici di produzione: Ovello e Pora. I vigneti sono lavorati con estrema cura. I trattamenti fitosanitari vengono effettuati nel rispetto della Lotta Integrata e rispondono quindi a un disciplinare di buona pratica agricola. Produciamo uva rossa, che viene vinificata nell’antica cantina Sotto la Torre di Barbaresco, dando origine a vini D.O.C e D.O.C.G. Pratichiamo una vinificazione razionale e attenta, al fine di ottenere vini eleganti, fruttati, limpidi e puliti.

hilberg-pasquero nebbiolo d'alba 2010

Grandissimo Nebbiolo, sarà difficile per chiunque distinguerlo da Barbaresco o Barolo.
Annata 2010, 14% di gradazione alcoolica, invecchiato in roveri pregiate per una ventina di mesi. Da solo tiene testa a 5 dei 7 avversari stranieri in gara, in una serata fortunata potrebbe sfidare anche vini che costano il doppio di lui e vincere il torneo.


Vino prodotto da selezione di uve nebbiolo al 100%.
Fermentazione sulle bucce in tino aperto con follatura manuale. L’affinamento prevede 20-22 mesi in botte di rovere francese.
Adatto grazie alla sua struttura tannica e alle caratteristiche del vitigno ad un lungo invecchiamento. Questo vino vuole presentarsi come elegante e strutturato. Le parole chiave e guida sono armonia in bocca e al naso e una piacevole lunghezza al gusto. Per le sue caratteristiche di complessità si addice molto alle carni rosse.
E preferibile iniziare a bere questo vino a 6-7 anni dopo l’anno di vendemmia, e mostra le sue vere potenzialità solo dopo il 10-11 anno. Meglio aprire la bottiglia qualche ora prima o almeno scaraffarlo a temperatura ambiente 16-18 °C prima del pasto.

Un produttore storico e tradizionale del Roero: territorio situato tra il Tanaro e l’altopiano Torinese nel sud Piemonte. Non distante dalle zone del Barolo e Barbaresco, è stata divisa da queste ultime per il fenomeno di erosione naturale del Tanaro.

In campo / vigna
Il terreno dei vigneti è per la gran parte composto da marne e terreni appartenenti al Lugagnano (limosi). La composizione dei terreni non è uniforme e necessita quindi di un’attenta selezione e di un trattamento quasi personalizzato a seconda della parte di vigna e filare.

In cantina
La pressatura delle uve viene fatta con una ‘normalissima’ pigiatrice, come quelle usate negli anni 60 ma in acciaio. Le fermentazioni dei mosti sono solo parzialmente controllate, a parte alcune annate ‘speciali’ e su alcuni cru particolari, non vi è l’aggiunta di lieviti di fermentazione. La macerazione è fatta in tini di acciaio aperti, con follatura ancora manuale.

rouchet 2007 del grande Scarpa

Finalmente a casa: eccoci al Piemonte.
Occorre trovare argomenti e difese molto forti per contrastare i sette vini stranieri di cui ho scritto prima... nebbiolo barbaresco barolo, troverò facilmente gli alfieri sabaudi degni di vittoria.

E dunque il Rouchet cosa c'entra?

Innanzi tutto, un occhio al produttore. Scarpa è uno dei grandi classici d'Italia (e lodato da artisti del calibro di Giacosa e Gaja). Fondata nel 1854 in Monferrato, furono tra i primi produttori ad imbottigliare Barolo, trasportando le uve dai coltivatori delle Langhe nella loro cantina basata nel Monferrato. Essi sono stati anche uno dei due produttori che hanno dato dignità al  Barbera nel 1960. La tenuta è tradizionalista e, come Borgogno, trattiene una parte di tutti i loro vini per il rilascio futuro. Questo Scarpa 2007 è uno di questi rilasci da biblioteca. Il Piemonte è più di Nebbiolo e basta, Essere in Monferrato (una DOCG situata ad est del classico Barolo e del Barbaresco vigneti) si intende la vigna dove non è piantato al famoso piemontese Nebbiolo. Piuttosto, la tenuta di 50 ettari è coltivato a 9 varietà tra cui Barbera, Dolcetto, Freisa, il Brachetto, e l'uva da cui si ricava questo vino, Ruchè. Solo 27 dei 50 ettari sono coltivati, con il resto un deserto che i proprietari mantengano per la biodiversità. I vigneti si siedono a 400m su terreni argillosi. Ci sono alcuni trattamenti nei vigneti, anche se sono minimi. La raccolta è manuale e vinificazione è in acciaio inox. 
Che cosa è il Ruchè? Secondo Oz Clark, si tratta di una "sconosciuta varietà piemontese" che rende i rossi floreali con buona struttura tannica. Descrizione accurata, anche se Scarpa porta molto di più al tavolo, tra cui l'eleganza e fortemente espressive aromatici a bacca rossa e nera. E 'molto complesso con un carattere dolce-amaro e duro ma flessibile tannino in un lungo finale. E 'un vino degno di sperimentazione.


Monferrato Rosso D.O.C. “Rouchet®” Cru “Briccorosa”
Produttore: Antica Casa Vinicola Scarpa
Vigneti: in località Bogliona, ai confini dei tre comuni di Castel Rocchero, Montabone e Acqui Terme, a 400 m s.l.m., terreno di natura prevalentemente sabbiosa

Dati tecnici
Uve da cui è prodotto: 100% Ruchè
Tenore d'alcool: 14% -14,5%
Acidità totale: 5 gr/lt
Affinamento in acciaio: 12 mesi
Affinamento in bottiglia: 12 mesi
Longevità: 10 anni e oltre
Tipo di bottiglia: bordolese, 
il marchio della cantina è impresso sul vetro

Dati organolettici
Colore: rosso rubino intenso  e particolarmente brillante.
Profumo: aromatico, fiori dolci, iris e camomilla  con evoluzione verso note speziate  quali pepe e chiodi di garofano
Sapore: gradevole retrogusto di fiori e  spezie con spiccatadolcezza e tannicità
Temperatura: 16° C
Cibi da abbinare: vino da meditazione, rivela  un felice inaspettato accostamento  con il formaggio erborinato gorgonzola

Beh quindi... produttore di grande tradizione e qualità, vitigno d'elitè, annata giusta, alcol abbondante e niente legno: acciaio duro e puro. Un buon contender.